sabato 12 aprile 2008

La descrizione di un attimo




Venerdì 18 aprile 2008 alle ore 18.30 presso l'osteria "al Portonat" di San Daniele del Friuli (UD) avrà luogo l'inaugurazione della mia personale d'arte figurativa, dal titolo “La descrizione di un attimo”.

La descrizione di un attimo è una canzone dei Tiromancino. Racconta un incontro con una amore ritrovato, nel mio caso, la pittura. Ritorno all’arte figurativa dopo un lungo percorso dedito all’illustrazione per l’infanzia e ad una rappresentazione asservita al testo narrato.
In secondo luogo i miei dipinti sono, dal punto di vista lirico, la descrizione di un attimo, un attimo transitorio, per certi versi inafferrabile e solo parzialmente rappresentabile attraverso il colore ed il segno. I miei soggetti sono per lo più floreali, raffigurati in scorci molto forti dal basso e strutturati in composizioni dinamicamente studiate sullo sviluppo diagonale. I fiori si armonizzano con uno sfondo che dà loro risalto, che è loro complementare. A volte astratto altre volte trasfigurato in cieli spesso animati da nuvole, lo sfondo è in realtà il vero protagonista del racconto, del quale i fiori sono soltanto il pretesto, è la visione oltre lo spazio percepibile, è la visione che caratterizza l’atmosfera inafferrabile dell’attimo.

Ho deciso dedicarmi nuovamente alla pittura nel momento in cui ho sentito il bisogno di costruire un diario figurativo delle emozioni, un racconto di memoria, e fare quindi dei miei dipinti non la rappresentazione delle parole ma dei silenzi. In questo senso è stato decisivo l’incontro con l’estetica raffinata del cinema giapponese ed in particolare con un film, “Dolls” di Takeshi Kitano.

Dal punto di vista compositivo, infatti, nella mia pittura c’è un forte riferimento alle stampe giapponesi ed in particolare alle opere di Hokusai. La composizione è una compresenza bilanciata di pieni e vuoti, lo sfondo è un silenzio carico di significato, non è vuoto o assenza di pittura, racconta l’equilibrio.

La composizione può essere isolata dal contesto. Il dipinto è realizzato in modo che, da una particolare angolazione, del soggetto si possa visualizzare solamente la silhouette. Questo effetto è ottenuto grazie all’applicazione di foglia oro oppure dipingendo lo sfondo ad olio in modo da conferire lucentezza alla superficie. Il soggetto è opaco, dipinto direttamente ad acquarello sulla tavola. Il legno, allora, diventa nuovamente materia viva, assorbe e diffonde il colore lungo le venature, ricreando la trasparenza e la delicatezza del fiore.
Laura

1 commento:

Miriam Causero ha detto...

Zignorina, ma sa che ci ha lasciato un commento anche Massimo Martelloni, una sorpresa!
'Sti due ultimi post artistici sono proprio carucci ;-)